Dalle tecnologie per l’inclusione alle città inclusive: una Geo-Dashboard per il processo decisionale
La Smart City è, sin dalle origini, un concetto intrinsecamente interdisciplinare, finalizzato a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Non si limita alla tecnologia, ma integra mobilità, ambiente, governance, cultura, inclusione sociale e molto altro. In questo quadro si colloca il progetto Geo-Dashboard SEAGUL, sviluppato dall’Università di Genova nell’ambito dell’Ecosistema dell’Innovazione RAISE (Spoke 1 WP5). SEAGUL nasce dall’esigenza di superare l’analisi isolata delle singole componenti urbane, puntando a comprendere le relazioni tra di esse. La sua innovatività risiede nel concept: una dashboard innovativa progettata per supportare la governance locale proponendo un approccio multidimensionale e user-oriented. Basata su dati reali e consolidati delle Pubbliche Amministrazioni, SEAGUL favorisce il dialogo con i cittadini, monitora l’inclusione socio-economica e aiuta a localizzare le criticità per ottimizzare l’allocazione delle risorse. Non si limita a visualizzare dati puntuali ed associarli, con una mappa interattiva, ai microterritori, ma li trasforma in scenari complessi, aggregando informazioni alle diverse dimensioni dei perimetri amministrativi sub comunali: dai 9 municipi alle 71 unità urbanistiche, per analizzare le oltre 3000 sezioni di censimento. L’obiettivo è trasformare i dati prodotti dalla Pubblica Amministrazione, in particolare i dati realtivi alla composizione sociale del territorio, in indicatori strategici, utili ai decision-makers per assumere decisioni più consapevoli e partecipate. SEAGUL rappresenta un passo avanti verso città più eque e inclusive, dove l’interazione tra cittadini, servizi e territorio, guidata da strumenti digitali di lettura e analisi dei dati, può essere leva per
politiche sostenibili, orientate al benessere collettivo.